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proprietà intellettuale e finanziamenti cinematografici

Proprietà intellettuale e finanziamenti cinematografici

BusinessNovembre 8, 2023

Produrre e realizzare film costituisce un’attività altamente rischiosa, oltre che fortemente aleatoria.

Il profilo di maggiore difficoltà deriva dalla necessità di reperire finanziamenti, richiedendo per lo più tutto il processo di lavorazione cinematografico, un supporto finanziario altamente elevato.

Questo spiega la diffusa ritrosia, da parte dei registi nel predisporre adeguati finanziamenti quando alla base siano del tutto carenti le certezze minime di successo.

Infatti, costituendo ogni nuovo film un progetto creativo tendenzialmente unico nel proprio genere, non è sempre certa la garanzia di un pubblico interessato o, ancora di più, la corrispondenza in un successo commerciale certo.

A tal proposito un nuovo studio della WIPO fa luce sulle pratiche standard adottate dai registi per ottenere finanziamenti utili alla produzione e distribuzione dei film soprattutto negli Stati Uniti.

Fra le raccomandazioni prevalenti, spicca il rimedio dello sviluppo all’educazione finanziaria per i giovani produttori, nonché l’esortazione ad un sempre migliore accesso alle informazioni sugli accordi finanziari cinematografici.

In particolare, l’educazione alla gestione finanziaria verso i giovani produttori avrebbe come beneficio di  orientarli a navigare meglio nel complesso panorama della finanza cinematografica, incoraggiando di conseguenza banche ed altri finanziatori a lavorare con i distributori più piccoli, creando così più opzioni di raccordo per i produttori indipendenti.

Resta fermo, infatti, come tuttora l’industria cinematografica statunitense rimanga quella più proficua in termini di produzione e distribuzione dei relativi film. Questo dato, del resto, si scontra con l’altro di natura opposta, in base al quale i progetti cinematografici godono spesso di pochissime risorse utili come garanzia per la produzione dei relativi film.

A tal fine deriva a favore dei cineasti Americani, la disponibilità di un sistema finanziario altamente sofisticato e che pertanto consente loro di utilizzare la relativa proprietà intellettuale (IP), ed altri beni immateriali come garanzia per i loro prestiti diretti a sviluppare i loro progetti.

Si tratta, in particolare, di una tendenza ormai del tutto consolidata, essendo stata la proprietà intellettuale ampiamente utilizzata come collateral -vale a dire garanzia di finanziamento del debito cinematografico degli USA.

Infatti, dal 2008 ad oggi, circa il 35% dei finanziamenti ha visto ricorrere come garanzia una qualche forma di asset intangibile, proprietà intellettuale in primis.

Altre strategie di risk-sharing che vedono larga diffusione nella industry cinematografica statunitense sono quelle della co-produzione e del finanziamento in pool, noto come loan syndication.

Chiudono il cerchio il ricorso al mercato assicurativo, che vede operare dei player specializzati, noti come completion guarantors, ed il ricorso agli SPV (special purpose vehicles) entità giuridiche separate,  create principalmente per isolare il rischio di debito e di ricavi del film da quello associato alle altre attività del produttore.

Nonostante i modi per garantire il finanziamento dei film siano molteplici, la ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale, si concentra in particolare sul finanziamento del debito, identificando gli attori chiave e le loro motivazioni economiche. Dopo opportune raccomandazioni al mondo della politica, il rapporto evidenzia, inoltre l’importante ruolo dei finanziamenti sostenuti dalla proprietà intellettuale in questo settore in rapida evoluzione.

Particolare attenzione è poi riservata all’ingresso delle piattaforme in streaming; l’ingresso di queste ultime nel mondo del cinema ha fra l’altro aumentato la competizione per i contenuti da distribuire.

Nell’immediato, nonostante questo significhi che i produttori indipendenti guadagnino di più da ogni film, la tendenza delle piattaforme di streaming ad acquisire tutti i diritti su un film significa che i produttori perdono tutti i pagamenti delle royalty, guadagnando così meno a lungo termine.

Parimenti, poiché i costi di produzione cinematografica continuano a crescere, piuttosto che esplorare contenuti veramente originali, gli studi cinematografici, i servizi di streaming e gli altri distributori, preferiscono sempre più sfruttare la proprietà intellettuale esistente mediante un pubblico collaudato e comprovato.

Pertanto ed in definitiva, l’industria cinematografica statunitense ha sviluppato sofisticati meccanismi per sfruttare varie risorse, incluso il leveraggio della proprietà intellettuale, finendo così per supportare la creazione di film ad alto budget, nonché gestendo al contempo gli elevati rischi correlati.

Fra gli orizzonti di indagine futuri, la nuova ricerca OMPI esplorerà il finanziamento cinematografico in altre giurisdizioni, come parte di una serie che mira a condividere le migliori pratiche delle industrie cinematografiche, nonché i finanziamenti sostenuti dalla proprietà intellettuale in ulteriori settori creativi diffusi in tutto il mondo.

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