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L’impatto delle nuove tecnologie nei prossimi 5 anni

Oggetto d’analisi della presente trattazione sono le implicazioni che i nuovi trend tecnologici avranno sul mondo entro il 2025.

L’implementazione delle architetture informatiche

Entro il 2025, il calcolo quantistico avrà superato la sua fase embrionale e una prima generazione di dispositivi informatici sarà in grado di affrontare efficacemente i problemi del mondo reale.

Una delle principali applicazioni di questo nuovo tipo di device sarà la simulazione di reazioni chimiche complesse, uno strumento potente che apre nuove strade nello sviluppo di farmaci.

Attualmente, lo sviluppo di prodotti farmaceutici e di materiali ad alte prestazioni si basa in larga misura su prove ed errori, il che significa che si tratta di un processo iterativo, dispendioso in termini di tempo e particolarmente costoso.

L’implementazione del calcolo quantistico potrebbe essere quindi in grado, in breve tempo, di risolvere tali problematiche e prospettare un iter produttivo pro-attivo anziché re-attivo.

Il Molecular Design

Siamo entrati nell’era sintetica. In tutto il mondo, oramai, si riscontra la presenza di scienziati in grado di progettare o ridisegnare organismi a livello molecolare per adattarli a nuovi scopi.

I biologi sintetici stanno lavorando, per esempio, allo sviluppo di nuove proteine vegetali per sostituire la carne animale così come a nuovi enzimi capaci di distruggere la plastica.

I professionisti del settore sostengono che entro il 2025 queste tecnologie condurranno a grandi avanzamenti nella produzione di vaccini e trattamenti medici.

Altrettanto presto, inoltre, cibi ottenuti con tecniche sintetiche diventeranno mainstream: in alcuni negozi di generi alimentari è già possibile trovare carne prodotta a partire da piante.

Dal 2018 oltre 100 startup di biologia sintetica hanno raccolto $3,8 miliardi di dollari in finanziamenti: secondo molti studiosi, questa, è una delle strade più realistiche per elevare gli standard qualitativi della vita umana e risolvere i grandi problemi del nostro pianeta.

Ogni settore sarà potenzialmente influenzato da queste tecnologie, che ovviamente aprono anche grandi problemi e rischi etici.

Vendita al dettaglio robotizzata

Nel corso degli anni lo sviluppo tecnologico proteso alla robotizzazione di svariate funzioni commerciali ha rivoluzionato molti settori industriali, mentre ha lasciato inalterati settori come la vendita al dettaglio di generi alimentari.

Con l’utilizzo di una nuova applicazione robotica chiamata “microfulfillment, la vendita al dettaglio di generi alimentari non avrà più lo stesso aspetto.

Questa tecnologia apporta diversi benefici al consumatore/cliente, come ad esempio un più ampio ventaglio di scelta e soprattutto un accesso più rapido ed economico ai prodotti.

Entro il 2025 si prevedere che saranno in centinaia di migliaia le aziende che abbracceranno tali modalità di vendita; infatti la microfulfillment garantirebbe un incremento della produttività dal 5% al 10%.

Domotica e Digital Emission

Il mercato della domotica, ovvero di tutte quelle tecnologie riguardanti le automazioni casalinghe, è in grandissima crescita negli ultimi anni.

Le stime variano di anno in anno, ma si pensa che a livello globale possa arrivare a valere tra i 160 e 250 miliardi di dollari entro il 2022.

Nel 2018 il valore del mercato italiano della home automation è cresciuto del 52% e di un ulteriore 40% nel 2019; alcune previsioni, precedenti a questa crisi, prevedevano che potesse arrivare a 1 miliardo entro il 2025.

Sempre in più case italiane sono presenti dispositivi come Alexa e Google Home; tuttavia, oltre a essere una grande opportunità, la domotica accresce esponenzialmente la quantità di dati che generiamo.

Le nostre case stanno iniziando a produrre emissioni digitali.

Ne sono esempi le variazioni di temperatura del corpo, le ore spese davanti alla televisione, ossia dati che i diversi dispositivi domestici sono in grado di raccogliere, ma che restano inutilizzati da parte di aziende o enti governativi.

Ovviamente non sono emissioni dannose per l’ambiente, ma il loro potenziale utilizzo è abbastanza chiaro: studiare il comportamento delle persone all’interno della sfera casalinga.

Produzione ottimizzata per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale

L’impiego della carta e l’utilizzo delle matite, così come le supply chains globali opache che inevitabilmente comportano un enorme spreco di energia, materiali e tempo, fanno parte dello status quo moderno.

Il dilagare, negli scorsi mesi, della pandemia COVID-19 e dei contestuali blocchi a spostamenti nazionali ed internazionali, per evitale la diffusione del virus, ha portato le aziende di diversi settori ad adottare più rapidamente tecnologie basate su cloud per aggregare, trasformare in modo intelligente e presentare contestualmente i dati del prodotto e del processo delle linee di produzione in tutte le loro supply chains.

Entro il 2025, questo flusso di dati e gli algoritmi intelligenti ad essi collegati consentiranno livelli quantitativamente più elevati ed una qualità superiore dei prodotti, riducendo gli sprechi complessivi nella produzione fino al 50%.

Artificial Intelligence as-a-service

Lo scenario tecnologico degli ultimi anni portava a pensare che bastasse raccogliere grandi quantità di dati per poi analizzarli.

Oggi sappiamo che non è più così, infatti, per rendercene conto basta aprire il pannello di Google Analytics di un piccolo blog: la disponibilità di una tale quantità di dati rende difficile, se non impossibile, leggere la storia che i dati stessi raccontano, impedendo quindi di poter trarre da essi decisioni strategiche.

Presto però la situazione potrebbe cambiare. Entro il 2025 è prevista la nascita di aziende e servizi che, attraverso la creazione di strumenti dedicati, forniranno all’utente la possibilità di sfruttare i big data in modo strategico.

Il modello è semplice: queste aziende metteranno a disposizione intelligenze artificiali avanzate in grado di leggere e analizzare grandi quantità di dati per trarne conclusioni. Anche grandi player come Microsoft, IBM, Google, Amazon, Facebook e Apple sono al lavoro su tecnologie di questo tipo.

Amazon, per esempio, sta costruendo AWS For Everyone, una piattaforma no-code pensata per permettere anche a piccole aziende di realizzare applicazioni, senza avere le necessarie competenze in linguaggi di programmazione o includere sviluppatori nella propria compagine societaria.

Così facendo si amplierà la possibilità di raccogliere, gestire e analizzare grosse quantità di dati attraverso software che sfruttano l’AI.

Lo scoring

I dati che quotidianamente produciamo attraverso l’utilizzo di qualsivoglia app sono analizzati e strutturati per darci un punteggio.

I nostri post sui social media possono rivelare particolari sulla nostra personalità oppure le transazioni della carta di credito possono aiutare le banche a valutare la nostra affidabilità.

Tutti questi dati sono gestiti da sistemi automatizzati che proprio attraverso la tecnologia dello scoring sono in grado di suggerire o prendere decisioni. Lo scoring segna un’assoluta novità nella storia umana.

Alcune aziende stanno già sperimentando queste tecnologie per il loro business e soprattutto per aumentare i profitti aziendali.

Ricercatori hanno notato differenze nei prezzi di uno stesso prodotto a seconda dell’utente che effettua l’acquisto su Walmart.com: per esempio, ad alcuni utenti anonimi, un pacco di penne era offerto a $4.15, mentre ad altri utenti che avevano effettuato l’accesso e di cui quindi Walmart aveva dati era listato a $9.69.

Il punto è questo: un algoritmo assegna uno score ai clienti in base ai possibili profitti che può generare e mostra diversi prezzi in base al punteggio.

Anche queste tecnologie però possono avere utilizzi discutibili: alcuni paesi, come la Cina, le utilizzano per assegnare un punteggio ai propri cittadini.

Entro il 2025 si prospetta che l’implementazione di una tale tecnologia possa portare a un incremento dei profitti aziendali tra il 20% ed il 25%.

“Nebulosi” spazi fisici e virtuali

Un aspetto che l’attuale pandemia ci ha dimostrato è quanto sia importante la tecnologia per mantenere e facilitare la comunicazione, non solo per motivi di lavoro, ma per costruire vere e proprie connessioni emotive.

Entro il 2025 possiamo aspettarci di assistere a un’accelerazione di questo progresso, con la tecnologia IA costruita per connettere le persone a livello umano e avvicinarle l’una all’altra, anche quando sono fisicamente separate.

Tuttavia, non è così semplice fornire questa tipologia di servizi: la privacy dei dati dovrà essere prioritaria per creare fiducia tra i consumatori.

Anche in questo caso, così come nel caso precedente, lo sviluppo di una simile tecnologia potrebbe far perdere di vista l’effettiva percezione della realtà e potrebbe, nondimeno, portare all’affievolimento di una serie di valori morali e sociali che solo il contatto e l’incontro fisico/materiale di due o più persone possono “regalare”.

Realtà uditiva aumentata

Entro il 2025 sono previsti grandi sviluppi per la Audio Augmented Reality (AAR).

Quando si parla di realtà aumentata si è soliti pensare a tecnologie come Google Glass o Ikea Place che accrescono la nostra esperienza visiva; in realtà, però, in continua espansione è proprio il mercato dell’AAR, ovvero di tutte quelle tecnologie che lavorano sul suono per modificare la nostra percezione.

Un esempio di portata generale è fornito dalle AirPods, potenziate con questa tecnologia prevedono funzionalità come l’ascolto isolato oppure l’ascolto potenziato.

L’ecosistema AAR offre straordinarie nuove opportunità commerciali e potrebbe essere un game-changer nel mercato degli apparecchi acustici, delle cuffie e addirittura di montature e occhiali da vista.

Un ulteriore esempio riguarda la musica in 8d, campioni di suono che portano a una maggiore immersione, usando effetti per provocare la sensazione per cui i suoni vengano riprodotti in direzioni diverse.

Ciò avviene attraverso tecniche di mixaggio eseguite nei canali di registrazione originali, dando un aspetto tridimensionale: durante l’ascolto di audio 8D, è possibile sentire l’eco, la distanza e la direzione dei suoni, come se l’utente fosse in una presentazione dal vivo.

Ciò vuol dire anche che sempre più aziende investiranno in servizi inerenti l’audio; sarà sempre più comune che, mentre facciamo qualcosa, vivremo un’esperienza sonora su misura. 

Trasformazione energetica senza precedenti

Nel 2025, le emissioni di carbonio saranno considerate socialmente inaccettabili.

La pandemia COVID-19 ha focalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica sulla necessità di agire per affrontare le minacce derivanti dal nostro stile di vita e che minano la nostra salute e il nostro futuro.

La creazione di un futuro sostenibile, zero emissioni, sarà costruito attraverso una trasformazione energetica di vasta portata in grado di ridurre significativamente le emissioni di carbonio nel mondo e attraverso l’emersione di una massiccia industria atta alla gestione del carbonio che cattura, utilizza ed elimina l’anidride carbonica.

Vedremo una varietà di nuove tecnologie che mirano sia a ridurre che ad eliminare le emissioni mondiali, scatenando un’ondata di innovazione da confrontare con le Rivoluzioni industriali e digitali del passato.

Machine Learning e Artificial Intelligence per la decarbonizzazione nelle industrie pesanti

Nei prossimi cinque anni, le industrie ad alto contenuto di carbonio utilizzeranno la tecnologia machine learning e la tecnologia AI per ridurre drasticamente le loro emissioni di carbonio.

Tradizionalmente, industrie come quella manifatturiera, del petrolio e del gas sono state lente nell’implementare gli sforzi di decarbonizzazione, in quanto hanno difficoltà a mantenere alta produttività e redditività.

Le iniziative tecnologiche sono state vitali per dare impulso agli sforzi di decarbonizzazione in settori come i trasporti e l’edilizia.

Infatti, come risultato della crescente trasformazione digitale, i settori pesanti di carbonio saranno in grado di utilizzare tecnologie avanzate, come l’IA e l’apprendimento automatico, sfruttando dati in tempo reale e ad alta fedeltà da miliardi di dispositivi collegati per ridurre in modo efficiente e proattivo le emissioni di carbonio nocive.

Gli sviluppi tecnologici nel settore edilizio

Entro il 2025 l’edilizia diventerà una sequenza sincronizzata dei processi di produzione, fornendo il controllo, il cambiamento e la produzione su scala.

Sarà un modo più sicuro, veloce ed economico di costruire case, uffici, fabbriche e altre strutture di cui abbiamo bisogno per prosperare nelle città e oltre.

Dato che in tutto il settore edile vengono creati ricchi set di dati attraverso l’Internet of Things, l’intelligenza artificiale e l’acquisizione di immagini, per citarne solo alcuni, questa visione sta già prendendo vita.

I dati utilizzabili fanno luce su aspetti e applicazioni prima d’ora inesplorate, dando ai leader la possibilità gestire i progetti in modo proattivo piuttosto che reattivo.

Nuove modalità di cura/gestione dei tumori

La tecnologia guida i dati, i dati catalizzano la conoscenza e la conoscenza consente l’empowerment.

Entro il 2025 si prevede che i tumori saranno gestiti come qualsiasi altra condizione di salute cronica, poiché, tramite l’utilizzo dell’Health AI saremo in grado di identificare con precisione, e soprattutto in anticipo, ciò che potremmo dover affrontare e che saremo in grado di superare.

Vedremo uno screening più precoce e proattivo con una migliore innovazione diagnostica, come ad esempio nell’avanzata tecnologia di sequenziamento del genoma o della biopsia liquida, che promette una maggiore facilità di test, una maggiore precisione e, idealmente, tutto ad un costo accessibile.

Vedremo anche una rivoluzione nel trattamento promossa dalla tecnologia: l’editing dei geni e l’immunoterapia che portano meno effetti collaterali avranno compiuto maggiori progressi.

Lo scenario che si prospetta nei prossimi 5 anni appare essere uno scenario basato su di un utilizzo sempre maggiore della tecnologia.

La stessa tecnologia che è in grado di facilitare la vita dell’uomo e di assisterlo nella quotidianità, ma che se utilizzata in modo non etico ed inconsapevole può condurre a soprusi e discriminazioni.

È per questo che sarà quanto mai fondamentale nel futuro prossimo insegnare ed educare la persona all’uso consapevole delle tecnologie.

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